Il toponimo Pontito e l'equivoco della pergamena del 1° luglio 910

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  1. Graziano Zomini
     
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    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

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    Continuando la ricerca per avere ulteriori conferme mi sono imbattuto nella seguente pubblicazione:

    Milites elegantes.
    Le strutture aristocratiche nel territorio lucchese (800 - 1100c)
    di Paolo Tomei
    Firenze University Press 2019

    https://books.google.it/books?id=LMfYDwAAQ...ucchesi&f=false

    Nel quale a pagina 235 trovo:
    ".....Fraolmi ricevette in livello, il 28 aprile 898, beni di San Frediano posti a Subsilvole e Gufiniano prope Seteriano, presso Sant'Angelo in Campo e Montuolo, a sud-ovest della citta; il 13 febbraio 905, con il figlio Fraolmi II, la chiesa di San Lorenzo di Vaccoli, presso i Monti Pisani (la famiglia era qui attiva dal tempo del nonno Sisemundo) 45. Il 1° luglio cambiò beni con la chiesa valdarnese di San Potito di Quinto, dipendenza di San Silvesto situata nel comitato fiorentio, sulla destra dell'Arno 46. Anche Adaldo, l'11 luglio 886, ricevette in permuta beni di San Silvestro: a Secturia, nel Vico Strata di Moriano (località in cui possedeva già teudimundo), e Vico Elingo, nei dintorni di Marlia. Il 27 settembre 887 ricevette, infine, il livello a tre generazioni la ricca chiesa di San Terenzio, situata sempre a Vico Elingo. Essa fu in seguito contestata al placito fiorentino, il 4 marzo 897, ai suoi figli - egli era allora già defunto - giacché costoro la detenevano evidentemente dal vescovo anche a titolo beneficiario 47.

    Che la possibile base allodiale dei cugini fosse di impianto eminentemente suburbano è ipotesi confermata da altri dati: lo testimoniano sia i beni ceduti nelle permute, sia le confinanze. Da sud ruotando in senso antiorario attorno alla citta, possessi familiari giacciono a Pulia, Sorbano,Antraccoli, Capannori (è qui attestata la terra detta Hascunda), Fagnano, Salissimo 48.

    Le uniche note discordanti vengono dalla permuta relatica a Quinto Fiorentino: Fraolmi cedette sei case massaricie e un esteso castagneto posti a Obaca di Vellano, sopra Pescia. E di più, dall'insieme di queste testimonianze affiora chiaramente l'importanza dell'elemento fiscale. I livelli e le permute concernettero soprattutto pertinenze delle Reichskirchen di San Silvestro e San frediano, sia prima, sia dopo il placito fiorentino; a riprova della militanza dei cucini Fraolmo e Adaldo nella clientela marchionale. ....."



    Le note n:
    - 46 ASDL, AAL, D, + H55; ed. MDL, V/3, n.1129. Ricevette dal vescovo Pietro II pertinenze della chiesa di San Potito, che si trovavano a Fisciano, in Val Marina.
    - 47 ASD, AAL, D, ++R51, +P46; ed. ChLA, 85, nn.39, 45. Dipendenze della chiesa erano situate a Ucciana, presso l'Arno e il torrenteEgola; lungo il Serchio, fra Marlia, Lammari e San Pietro a Vico (Vico Elingo e Vico Alahis); a vetriano,in Val pedogna, e Careggine, in Garfagnana. Il beneficio dei figli di Adaldo era evidentemente registrato nella parte mancante del Breve de feora. Il polittico ricorda, invece, che la pensio di San Terenzio, pari a 5 soldi, era compresa nel beneficio di Eriteo del fu Ermiteo dei Da Antraccoli.
    - 48 ASD, AAL, D, +Q26, *L28, *H50, ++H55; ed. ChLA, 82, n.39; 83, nn.33,45; 85, n.39; MDL, V/3, n.1129

    Edited by Graziano Zomini - 11/12/2020, 15:50
     
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