Franco Magnani (il pittore della memoria)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Amministratore
    Amministratore

    Group
    Utenti abilitati
    Posts
    2,264
    Location
    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

    Status
    Offline

    franco_magnani
    foto dal profilo facebook



    Franco è nato a Pontito nel 1934, ancora bambino rimase orfano di padre, a 12 anno andò a scuola a Lucca e quindi a Montepulciano (ad imparare un mestiere), nel 1955 provò ad aprire una piccola attività in paese (falegname) ma senza successo, quindi a circa 21 anni lasciò definitivamente Pontito spostandosi in Liguria cercando un lavoro stabile che gli desse da vivere, dal 1960 come cuoco di bordo si imbarcò su varie navi e infine si stabilì definitivamente a S. Francisco (California).

    I dipinti di Franco rappresentano il paese e la sua vita di allora, prima del 1943, sono rievocazioni della sua infanzia. Tutte le sue opere, almeno quelle dipinte prima del 1987 (anno del suo primo ritorno in patria), sono unanimemente ritenute, da pubblico e critica di notevole spessore artistico. A cavallo fra gli anni ottanta/novanta la stampa (Espresso – Panorama e vari Quotidiani, gli dedicarono intere pagine).

    Franco ama moltissimo il suo paese natale, così tanto che tutti i suoi primi dipinti raffigurano Pontito con accurata minuzia pur rimanendone lontano ininterrottamente per circa 30 anni.

    Il famoso Neurologo e Scrittore, Oliver Sacks (*), gli dedica un intero capitolo del suo libro – Un Antropologo su Marte - Biblioteca Adelphi 305 - Anno 1995.

    Ha esposto i suoi dipinti: a Palazzo Medici Riccardi di Firenze (1991) all’ Exploratorium di San Francisco (California) 1982 a Pescia (Scuole Simonetti) e anche nella piazza L. Papi di Pontito (estate 2004).-


    (*) Due le visite di Oliver Sacks a Pontito, la prima nel 1989 e insieme a Franco nel 1991.

    Edited by Renato Papi - 4/3/2024, 22:43
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Amministratore
    Amministratore

    Group
    Utenti abilitati
    Posts
    2,264
    Location
    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

    Status
    Offline
    Franco Magnani in una email, indirizzata a Renato Papi, fra altro, scrive:

    "Ho deciso di vendere le mie opere d'arte originali (pittura della memoria) attraverso il sito. Aggiungeremo le foto mentre procediamo.

    Posso pubblicizzare la vendita della mia pittura attraverso il tuo sito web? Non appena potrò vendere un dipinto, mi piacerebbe molto tornare a Pontito un'ultima volta prima di andare alla casa del Signore."


    Al momento il sito per visionare le opere ed eventualmente acquistarle è irraggiungibile; appena sarà attivo pubblicherò il link intanto questo è il suo profilo Facebook: www.facebook.com/franco.magnani1934
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Amministratore
    Amministratore

    Group
    Utenti abilitati
    Posts
    2,264
    Location
    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

    Status
    Offline
    Altre notizie:

    www.thetowner.com/it/pontito-oliver-sacks/
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderatori Globali
    Posts
    121

    Status
    Offline

    LE OPERE UNICHE DI FRANCO MAGNANI IN VENDITA A PREZZI ALTISSIMI:


    (Forse un modo "inconscio" per non separarsene)


    Clicca sul link per vedere: https://francomagnani.net/shop?olsPage=products
    Si chiedono fino a un milione di $, sembrano quotazioni eccessive. . . . . MA SONO BELLISSIME!!!!! Guardate!
    https://francomagnani.net/

    Edited by Renato Papi - 25/5/2020, 11:00
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Amministratore
    Amministratore

    Group
    Utenti abilitati
    Posts
    2,264
    Location
    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

    Status
    Offline
    Tratto da: https://books.google.it/books?id=_n75AwAAQ...magnani&f=false

    Un antropologo su Marte
    di Oliver Sacks
    edito da Adelphi e Book

    Sono diversi racconti. Al copitolo V c'e il racconto di quando Franco Magnani torna per la prima volta a Pontito dopo essere diverntato famoso con i suoi quadri.

    Testo è protetto dai diritti d'autore, anche per duplicazione parziale.

    Il testo non è completo. E' solo un'anteprima per pubblicizzare il libro.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Amministratore
    Amministratore

    Group
    Utenti abilitati
    Posts
    2,264
    Location
    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

    Status
    Offline
    ""Qui, nel capitolo ‘Il paesaggio dei suoi sogni’ è riportato il caso di un pittore italo- americano, Franco Magnani, che aveva stimolato la curiosità del neurologo-scrittore per l’ossessività del tema dei suoi dipinti: vi era raffigurato sempre Pontito, un piccolo paese sulle colline di Castelvecchio (in provincia di Pistoia, a una sessantina di chilometri a ovest di Firenze) da cui il pittore era emigrato in America ancora bambino in circostanze drammatiche; per meglio dire, ne era stato strappato.""


    Tratto da: Clicca qui per leggere tutto l'articolo
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderatori Globali
    Posts
    121

    Status
    Offline
    Negli U.S.A. (Nord Carolina) una Radio locale ha recentemente realizzato un "DOCUMENTO/INTERVISTA " - solo audio - su FRANCO MAGNANI (nato a Pontito nel 1934), chi conosce l'inglese e volesse ascoltarla o scaricarla, basta cliccare sul link seguente: https://thisislovepodcast.com/the-memory-artist/ (è fatta molto bene: nella prima parte vi è una sua intervista dal vivo a S.Francisco; mentre la seconda parte è stata registrata direttamente a Pontito.)

    Edited by Renato Papi - 4/3/2024, 23:05
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderatori Globali
    Posts
    121

    Status
    Offline
    Ecco una sommaria traduzione del Documento sonoro (a cura di Carlo Papi):


    All'inizio Lei chiede a Franco come si chiama o dove è nato, così fa una breve descrizione di Pontito.
    Dice che è un piccolo paese in Toscana, nato sul fianco di una montagna con edifici tutti in pietra, costruiti qualche centinaio di anni fa. E' posto al termine di una lunga e tortuosa strada ed è il paese più alto della zona.
    Dice poi che Franco è nato a Pontito nel 1934, quando per arrivare in paese la gente doveva camminare o prendere un mulo.
    Chiede a Franco quale fosse il suo periodo dell'anno preferito, quando abitava in Italia?
    Lui risponde, la Primavera, perché vedeva sbocciare sugli alberi una nuova vita, con tutti gli uccellini che tornavano ai nidi e tutta la vita che riprendeva il suo ciclo (parafrasando).
    La giornalista è sorpresa di quanti dettagli si ricordi Franco della sua vita 75 anni fa, di quando andava a cercare funghi, quando allevava i passerotti appena nati, quando giocava a bocce con il prete nel cortile della chiesa.
    Franco dice poi che ricorda in particolare il suono delle campane dei paesi la domenica, e che era lui che suonava di solito le campane (piccole), salendo fino in cima al campanile, da dove vedeva i campi e tutta la valle.
    Continua dicendo che raccoglievano le castagne e le mettevano a seccare in una zona a posta della casa (Il metato suppongo). Parla anche di una specie di pane fatto con la farina di castagne e di fiori?? (forse i "necci" cotti con i "testi" fra due strati di foglie di castagno), ma non sono sicuro di aver capito bene.
    Prosegue l'intervista parlando della madre e chiedendo a Franco se fosse brava in cucina e qual'era il suo piatto preferito?
    Lui risponde "i Tortelli", confermando che la mamma sapeva cucinare bene. Dice insomma che ha avuto una bellissima infanzia, nonostante non fossero una famiglia ricca.
    Comincia poi il racconto di quando arrivarono i tedeschi nel 1943, quando Franco aveva solo una decina di anni. Essendo così piccolo, all'inizio non realizzò cosa voleva dire l'arrivo dei soldati, gli sembrava una bella novità, molto elettrizzante. Però poco dopo cominciò ad intuire che solo i bimbi erano eccitati, mentre gli adulti erano preoccupati di quello che sarebbe successo.
    Infatti di lì a poco venne un ufficiale tedesco a parlare con il prete, comunicandogli che durante la prossima messa avrebbe dovuto dire a tutti i paesani di lasciare le proprie case, così Pontito venne ufficialmente occupato dai nazisti.
    Arrivarono poi gli alleati, che costrinsero i tedeschi a ritirarsi, ma il paese era stato completamente saccheggiato e le case ribaltate da cima a fondo per recuperare qualsiasi cosa avesse un valore.
    La giornalista dice che questo evento segnò molto Franco, che però disse alla madre che non si doveva preoccupare e che da grande avrebbe fatto lui qualcosa per il paese.

    A 12 anni Franco inizia ad andare a scuola a Lucca, ma quando è lì parla in continuazione di casa, tanto che i compagni iniziano a chiamarlo Pontito (cit. "Lasciate perdere Lucca, Pontito è meglio!" ).
    Finita la scuola partì per cercare un lavoro per aiutare la famiglia. (Da quello che capisco) Trovò lavoro come cuoco su una nave da crociera viaggiando per Europa, Caraibi, fino ad arrivare a San Francisco, dove decise di fermarsi e di prendere casa.
    Mentre era in viaggio, il pensiero di casa non era così frequente, ma dopo poco tempo da quando si stabilì a San Francisco, comincio a stare male, gli vennero febbri molto alte, mal di testa e iniziò a perdere peso. Il dottore non capiva quale fosse la causa delle malattie, quindi gli disse solo di riposare, ma quando dormiva, Franco sognava solo Pontito e questi sogni erano estremamente vividi.
    Poi iniziò ad avere delle vere e proprie "visioni" del paese, tanto che pensarono che fosse quasi "posseduto".
    Le visioni si intensificarono sempre di più, gli capitava infatti di vedere scorci di casa dappertutto, aveva l'impressione di risentire il suono delle campane della chiesa; arrivò quindi a pensare di aver fatto un sbaglio e che doveva tornare, ma si vergognava(?) .
    Un giorno prese a dipingere quello che vedeva e si rese conto che in questo modo, poteva rivedere i luoghi a lui tanto cari, era quasi come tornare fisicamente a casa. Dedicò sempre più tempo a dipingere, ma la cosa incredibile è che non l'aveva mai fatto prima, né aveva mai seguito un corso d'arte.
    A questo punto Lei chiede quale è stato il primo dipinto che ha fatto?
    Franco risponde che il suo primo dipinto è stata la vista di fronte a casa sua. Questo quadro lo spedì poi alla madre, che vedendolo si commosse, dicendogli che era molto felice che lui si ricordasse così bene di casa.
    Continuò a dipingere vari scorci del paese, di come era prima che arrivassero i nazisti, sembrava quasi un tentativo di ricostruire Pontito prima dell'occupazione. Quando non riusciva a rendere tutti i particolari del dipinto come li aveva visti nella sua mente, rimaneva molto frustrato e diceva che il quadro era freddo.
    Gli chiedono poi come decideva i soggetti dei quadri, ma io credo che non abbia capito tanto bene, oppure io non ho capito tanto bene, ma lui inizia ad elencare tutti i posti che ha dipinto senza spiegare il perché.
    Nel 1988 l'Exploratorium di San Francisco (www.exploratorium.edu/memory/magnani/index.html) manda una fotografa per riprendere i luoghi dipinti dal Magnani, e organizza la "Mostra della Memoria".
    Confrontando le foto con i dipinti, si notava una somiglianza incredibile, c'erano solamente alcune "distorsioni", tipo alcuni dettagli che risultavano più grandi nei quadri, ma molto probabilmente perché si trattava di ricordi di un bambino.
    Oliver Sacks (famoso neurologo e scrittore) vide la mostra e si appassionò all'argomento, ipotizzando che Franco avesse sviluppato come una sorta di "epilessia", cioè un'attivazione simultanea di un gran numero di neuroni, che provocava le visioni da cui nascevano i quadri.
    Riparte il dialogo con Franco, che ogni tanto viene preso dalla voglia di tornare, ma si rende conto che è ormai troppo anziano per viaggiare, ma a questo punto la giornalista gli rivela che sta per venire a Pontito, per vedere con i suoi occhi dove è nato, il campanile e tutti i posti di cui hanno parlato.

    Prosegue il racconto di lei, che descrive il suo viaggio per arrivare al paese, ammettendo che Franco le aveva fornito indicazioni molto dettagliate sul percorso ma che non le ricordava e quindi si è persa; però le ha anche detto di rivolgersi a una persona in particolare, Renato.
    Dice che è riuscita ad incontrarsi con te, che non parli una parola di inglese ma che le hai risolto la giornata, offrendole il caffè al circolo e facendole da guida.
    Fa una breve descrizione del circolo, dicendo che è rimasto uno dei pochi luoghi di ritrovo e che tu sei uno dei pochi che abitano lì tutto l'anno. Fa riferimento al grafico della popolazione di Pontito, che ha visto appeso al muro, riepilogando come è cambiata/calata dagli anni di Franco a oggi e si sente la registrazione di te, (Renato) che le fai vedere la riproduzione dei quadri e le racconti di Franco. Proseguite quindi verso la casa del pittore, dove li fai entrare e quindi ti chiedono se hai le chiavi di un po' tutte le case. Andate infine in chiesa e lei sale in cima al campanile, per rivedere quello che le descriveva Franco.

    (Si sentono i rintocchi della campana, che suona Mezzogiorno a Pontito - in dissolvenza -)


    Il racconto termina con la registrazione della telefonata che fanno a Franco al ritorno da Pontito. Da prima parte la segreteria, ma poi lui risponde e gli descrivono il loro viaggio, gli raccontano del circolo e che ti hanno incontrato, che gli hai fatto vedere dove viveva, il campanile e tutto il paese.
    Spiega poi che adesso non dipinge più molto perché gli sta calando la vista e lui scherza dicendo che ora fa quadri astratti.
    Ritorna poi sulla telefonata registrata, dove chiede a Franco se anche per lui a volte la memoria sia ancora meglio della realtà e lui risponde di sì, dice che la memoria è una cosa bellissima, la cosa più intima che si possa condividere con gli altri. Gli chiedono se continua a vedere nitidamente l'immagine di Pontito, nonostante stia perdendo la vista e lui risponde di sì, che praticamente è come un'immagine tridimensionale, come se fosse proprio lì davanti a lui.
    "Vorrei esser lì, ma so che non posso, però è sempre stato così. Con un piede sono qui e con l'altro (la memoria) sono là, ahah" (ride)

    Per vedere le foto del servizio, clicca sul link e scorri verso il basso:
    https://fr-fr.facebook.com/pg/thisislovesh...f=page_internal

    Edited by Renato Papi - 4/3/2024, 22:47
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    286

    Status
    Offline
    grazie per la spiegazione
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderatori Globali
    Posts
    121

    Status
    Offline
    Il merito è di Carlo Papi

    Edited by Renato Papi - 24/2/2020, 17:27
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Amministratore
    Amministratore

    Group
    Utenti abilitati
    Posts
    2,264
    Location
    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

    Status
    Offline
    57066148_570675806777303_1155632002632777728_n 57417783_570675840110633_6176449068009521152_n
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Amministratore
    Amministratore

    Group
    Utenti abilitati
    Posts
    2,264
    Location
    Pontito - Res. Segromigno Monte LU

    Status
    Offline
    57099027_570678290110388_8274280772353916928_n
    57184164_570678516777032_8092782051494723584_n
    57232030_570678326777051_1615004447434342400_n
    57303393_570678246777059_494061632930971648_n
    57355565_570678400110377_1996986576608952320_n
    57411808_570678483443702_4926200168501477376_n
    57446490_570678430110374_8175813707880726528_n
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderatori Globali
    Posts
    121

    Status
    Offline
    I quadri rappresentano Franco (bambino) che va a prendere l'acqua al "Pillone" della Porta di Sopra per la sua mamma Olga.
    P.S.- A quel tempo non esisteva "l'acqua in casa". (Acquedotto) - Da notare i particolari dei vari scorci aderenti quasi perfettamente al reale.
     
    .
12 replies since 6/6/2018, 21:32   1355 views
  Share  
.
Top